03/12/08

gli alberi



Quando, girando per i boschi, passo sotto una pianta secolare, mi fermo e ho la sensazione di qualcosa di misterioso che mi avvolge.


Sotto i vecchi rami, mi sento protetto, e sereno, poi, sento il fluire del tempo che mi attraversa.


Sento che là è rimasta un po' dell' anima di tutti coloro che nel corso dei secoli si sono soffermati all'ombra della pianta e, forse nessuno lo sa, ma la pianta assorbe e imprigiona il tuo stato d'animo, le tue speranze, i tuoi dispiaceri e le tue gioie e senza bisogno di parole.


La pianta maestosa, ha visto nel corso di molti secoli il susseguirsi di eserciti che portavano fame , distruzione e dolore.
Ha visto il ciclico arrivo di epidemie che facevano strage di interi popoli e spesso, queste malattie erano al seguito degli eserciti.


Ha visto il trascorrere di anni buoni e meno buoni , condizioni atmosferiche avverse ed altre positive per i raccolti.


Tra i suoi rami milioni di uccelli si sono posati e hanno nidificato, trillando a tutto spiano all'arrivo di centinaia di primavere rallegrando il viandante.


La pianta trattiene anche il chiasso di molte generazioni di fanciulli che sotto le fronde o arrampicandosi sui rami hanno passato dei momenti felici.


Nell'essenza della pianta, sono rimasti anche i sussurri , i sospiri e i palpiti dei giovani che si affacciavano alla vita adulta e protetti dall'albero si scambiavano le prime tenerezze.


Nella ruvida scorza è rimasto anche il dolore di colui che è dovuto partire per cercare un futuro migliore per la sua famiglia e prima di andare, inconsapevolmente passa per un ultimo saluto all'albero magico; è racchiuso anche il dolore di chi ha perduto una parte della sua anima con la morte di una persona cara e in solitudine si avvicina alla pianta in cerca di conforto e non si rende conto che la pianta sa e capisce e trattiene.


Tutte queste sensazioni le sento sprigionare sotto le fronde dell'albero centenario; e quando una pianta così viene abbattuta, sento che con la sua morte se ne va anche un po' di storia dell'umanità intera e la linfa che continua a scorrere mi rende partecipe dell'essenza dell'albero che se ne va per sempre e con la linfa, anche tutti i dolori e le speranze e i ricordi che erano imprigionati e muoiono definitivamente, dopo decine e decine di anni dalla loro sepoltura, anche le persone che alla pianta avevano aperto il loro cuore.


Dedico queste righe a tutti gli amici che amano e rispettano la natura.

20 commenti:

JANAS ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
JANAS ha detto...

beh allora in quanto amante e "devota" a madre natura...mi sento fra questi amici!
Ho ritrovato molte delle mie sensazioni in questo post...e devo dire che vivono con me, da quando bambina, andavo in giro in esplorazione per la campagna!
Proprio pochi giorni fa, si parlava con un amica, di tutti questi alberi caduti con il maltempo, specialmente in città ..e aldilà delle possibili razionali spiegazioni( non hanno abbastanza terra per affondare le loro radici...subiscono le continue vibrazioni del traffico)
la cosa più naturale che c'è venuta da pensare è che cadessero per tristezza...quasi una sorta di suicidio!

marina ha detto...

sono contenta che tu abbia fatto questo post.
io amo molto gli alberi e sono sempre stata convinta che mi comprendessero nei miei diversi stati d'animo.
posso mettere il link al tuo post?
marina

Saretta ha detto...

grazie.

riri ha detto...

Augurissimi Sileno,buon compleanno e serena giornata.

Questo post sugli alberi mi ha fatto tornare indietro nel tempo, quando in aperta campagna giocavo a pallone con i miei amici e pur essendo una ragazzina facevo tutti i giochi da maschietto.Mi arrampicavo su un albero (credo fosse una quercia secolare),era qualcosa di magico, mi nascondevo e guardavo dall'alto le cose,gli amici,gli animaletti,il mondo e mi sembrava tutto così meraviglioso...quando muore un albero è come se andasse via una parte di me, e ripenso alla quercia ...lei è ancora lì, per fortuna.
Grazie.

Sileno ha detto...

@ Janas,apprezzo molto le tue fantastiche immagini dalla Sardegna e so quanto sei sensibile e amante della natura, forse hai ragione riguardo al "suicidio" degli alberi.
@ Marina, grazie, linka pure, è tua l'ispirazione di questo post.
@ Saretta, mi colpisce molto la tua freschezza e la tua spontaneità. Ciao
@ Grazie Rirì, gli alberi sono amici e sono magici e vivono con noi.

Paolo Ferrario ha detto...

bellissimo il tuo colloquio congli alberi!
sono molto sensibile a questo simbolo concreto che incontriamo - purchè sappiamo guardare - camminando sui nostri sentieri.
dalle mie parti (provincia di como) c'è un albero di una bellezza indescrivibile. purtroppo è all'interno di un condominio e ho potuto fare solo queste fotografie da lontano: http://www.flickr.com/photos/amalteo/sets/72157601860066781/
grazie

Franca ha detto...

Le tue sensazioni sono molto belle.
In effetti anch'io li penso come una cosa viva e non solo nel senso comune...

Anonimo ha detto...

Grazie, è davvero molto bello, Giulia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Che poesia nelle tue parole. Ti ringrazio per questa dedica.

Gianna ha detto...

Descrizione poetica e sentita.

Gli alberi sono esseri viventi,infatti.

M.Cristina ha detto...

Sapessi quanto condivido... io ho un mio bosco, dove mi reco ogni volta che posso e sento esattamente ciò che tu racconti. Lo so che potrà sembrare strano, ma ci sono degli alberi con cui, sono certa, esiste un legame. e' un luogo che mi ha visto bambina e poi donna e credo che in un modo o nell'altro accompagni il mio cammino. Non so se può essere compreso ma io lì mi sento bene, a casa.
Follia?

M.Cristina ha detto...

Dimenticavo! Auguri!

Artemisia ha detto...

Condivido il fascino e la passione per grandi alberi. Infatti anche in citta' non mi convincono per niente quando li abbattono dichiarando che ne saranno ripiantati altri. Non sara' la stessa cosa.
Grazie per il post.

Evergreen ha detto...

La natura è il vero grande libro scritto da Dio!!! Complimenti per il post e per il blog e grazie per esserti aggiunto a coloro che seguono il mio.

rodocrosite ha detto...

Le tue parole mi hanno fatto venire in mente un libro, anzi, un minilibro: si intitola "L'albero" ed è di Shel Silverstein. Lo conosci? Io mi ci sono imbattuta per caso in libreria e mi sono ritrovata a piangere come una fontana. Se lo trovi dagli un'occhiata. Merita.

papavero di campo ha detto...

amo e rispetto gli alberi creature viventi che popolano vitalmente questo pianeta dove la specie umana vorrebbe spadroneggiare..

Clarissa Pinkola Estes nel suo le grandi madri parla appassionatamente come è nel suo stile della potenza e del vigore degli alberi del loro ancoraggio alle radici vitali che attingono incessantemente a nutrimenti invisibili..
gli alberi solo guardarli dà una grande pace la mente si placa e davvero hai voglia di abbracciarli!

lascio un haiku che dice della mia gratitudine all'albero:

Come un albero
fibra in oscillazione
il vento anelo.

(haiku del 20 aprile 2001)

un gentile saluto!

giorgio ha detto...

Ti segnalo il libro MITOLOGIA DEGLI ALBERI di Jacques Brosse edito da Rizzoli nella Bur. Può darsi che ti interessi.

Tu sei un albero, di quelli forti e belli!

Ciao, Giorgio.

Anonimo ha detto...

Gli alberi mi incantano e sono la prima cosa che i miei occhi cercano,in un nuovo paesaggio.
Mi sono innamorata dei Banyan,ma purtroppo vivono molto lantano da qui.Credo che la loro origine sia indiana e,se ti interessa conoscerli,ti manderò una foto.
Grazie
Cristiana

Anonimo ha detto...

L'albero e' un soggetto che spesso si ritrova nei miei scatti, soprattutto d'inverso quando i rami come braccia sembrano ricavare forza dal cielo per continuare il loro ciclo vitale nel susseguirsi delle stagioni. Poi penso che la forza sta sotto di loro, nelle radici, fondamento ed essenza come anche nelle nostre vite.
Un caro saluto
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