30/12/08
2009
...lascia pene, odi, passioni
o natura,pura gioia
nel tuo grembo si nasconde.
(I. Vasov)
A TUTTI VOI AMICI; UN AUGURIO PER UN 2009 SERENO, CHE VEDA REALIZZATI TUTTI I VOSTRI SOGNI E CHE IL NUOVO ANNO SIA L'INIZIO DI UN'EPOCA CHE BANDISCA LA MISERIA E LA FAME, LA GUERRA, GLI INTEGRALISMI ED I FANATISMI, LE MALATTIE ED I DOLORI.
TANTI AUGURI DA SILENO
29/12/08
due riflessioni
Il cardinale Tettamanzi ha messo a disposizione i suoi beni personali e parte dell'otto per mille per una "Chiesa solidale" e senza tante parole ha agito a favore dei bisognosi.
Monsignor Bianchi a Bergamo, nella notte di Natale, ha compiuto un gesto di grande impatto emotivo, dice Angela:" Il Monsignore ha impedito, la notte di Natale, di depositare Gesù Bambino nel Presepe come segno che la comunità non è ancora pronta per ricevere un significato così grande di amore e umiltà perché incapace di riconoscere l'altro, il diverso, il lontano in cui Gesù stesso si riconosce".
Ammiro, da non credente, queste due persone che nel Vangelo ci credono e agiscono praticandolo.
28/12/08
ancora...
non strumenti da saggio...
Ventisei secoli sono passati da quelle parole, ma la saggezza non è ancora entrata nel DNA umano.
In molte parti del mondo, i dissensi si risolvono con l'uso delle armi e chi ne paga il pezzo più alto,sono le popolazioni civili, inermi, affamate e straziate da lutti, malattie e torture.
Noi fingiamo di non sentire l'urlo di disperazione che in molte parti del globo esala con la vita di molti innocenti.
Siamo tranquilli noi, che dopo l'orrendo conflitto negli anni 40 del secolo scorso, siamo vissuti in pace e nel benessere per oltre sessant'anni.
Anche il nostro benessere, però, non è stato conquistato solo con il nostro lavoro, ma è anche frutto dello sfruttamento delle risorse del terzo mondo ed è anche frutto della vendita di armi (e l'Italia è uno dei massimi produttori mondiali).
La vendita di armi per il nostro paese è stata per decenni un'attivissima voce del nostro P.I.L. poi, che decine di migliaia di bambini, di pastori, di contadini, di donne nei paesi in conflitto del terzo mondo, abbiano perso gli arti o la vita non ci toglie il sonno.
In altre terre del Mediterraneo, si è scatenato, in queste ultime, ore l'ennesima guerra, in poche ore, i morti si contano già a centinaia e in massima parte le vittime sono dei civili.
Tutto questo sangue genererà odio e vendetta e altro sangue innocente scorrerà a fiumi.
Dobbiamo continuare ad assistere distratti a questa carneficina, oppure un'opportuna e forte azione diplomatica unita a degli aiuti umanitari, potrebbe portare il buonsenso fra quella gente.
La grande Europa non ha abbastanza forza per intervenire diplomaticamente ed economicamente in maniera unitaria per trovare delle soluzioni?
26/12/08
Ricordi di vita
ancora lassù, brillan le stelle,
e già si avvia il quotidiano
con la speranza, di buone novelle.
salgon le lampade dei minatori;
ormai si animano le vecchie stalle
qua e là s’odono i primi rumori.
e il calpestio di scarpe grosse,
prendono il via, gli antichi riti
tra sommessi colpi di tosse.
già si avvia la mungitura,
aleggia persino, un po’ di allegria
eppur la giornata, sarà certo dura.
il secchio sulle braccia stanche,
un ultimo sguardo, alle calde stalle,
e via, per le strade bianche.
la strada sia bella o scivolosa
di fretta, tutte verso il “caselo”(*)
nonna, giovane o sposa.
a casa aspettano, soli i bambini,
ancora il giorno sarà faticoso
e già fumano i primi camini.
allora davvero non c’era scelta,
così tutti danno una mano
e bisogna fare alle svelta.
ognuno si prodiga nelle sue cose,
man mano, si anima, pure la via
certo, non sono giornate noiose.
Tutto dipende dalla stagione
e la famiglia, sempre si ingegna,
sia in tempi di fienagione
o quando serve fare la legna.
per boschi, per campi, per prati
mai trascurando, il giusto decoro
pur nei difficili tempi passati .
il pensiero correva lontano
e non mancava una preghiera
affinché papà ritornasse sano.
di seggiolai, contadine e minatori,
ormai finita quasi nel niente
che vive ancora nei nostri cuori.
23/12/08
maternità
A fatica la misera madre riscalda il figlio stento nelle proprie braccia.
(E. Karlfeldt)
In questi giorni che convenzionalmente sono dedicati alle feste, rivolgiamo un pensiero e possibilmente un piccolo aiuto ai miseri della terra privandoci di una briciola della nostra opulenza con l'augurio che una più equa distribuzione delle risorse della terra, consenta a tutti una vita dignitosa scevra dalla sete, dalla fame e dalle malattie.
Lavoriamo per un mondo dove anziché l'individualismo ingordo, prevalgano la solidarietà e la giustizia sociale.
15/12/08
Angela esiste
Io ed altri abbiamo incontrato Angela sul Blog. Sua è stata l'iniziativa di un raduno nella struttura del convento di sant'Andrea a Collevecchio.
Il convento è stato ristrutturato in maniera splendida dai volontari di "Progetto continenti", che, con grandi sacrifici personali, ma fortemente motivati da ideali umanitari di aiuto e comprensione fra i popoli, ci hanno offerto un'accoglienza stupenda.
Le camere, dotate di servizi privati, sono spartane, ma linde ed accoglienti e nel silenzio e nella serenità, il sonno è ristoratore, le preoccupazioni personali rimangono all'esterno.
Un applauso particolare va alla cucina, grazie alla grande passione e al lavoro profuso generosamente da Titti e Steffy con la collaborazione di Alessandro: abbiamo mangiato degli ottimi piatti di alta qualità seguiti da una torta deliziosa preparata dalle tre giovanissime Elisa, Giulia ed Emily, in un refettorio accogliente, illuminato da un grande affresco della scuola del Carracci.
Il maltempo che da diversi giorni imperversava sull'Italia con allagamenti e morti a Roma, ha creato delle grosse difficoltà a diversi amici bloggers che dovevano raggiungerci a Collevecchio, in serata erano arrivati da Torino: Marco, Stefi e Mimmo, tre belle persone di grande sensibilità e con loro, in pochi attimi, abbiamo legato come amici di vecchia data.
Daniele Verzetti, il Rockpoeta, ci ha procurato vero godimento e momenti di rara intensità emotiva con la recitazione di alcune delle sue poesie davanti ad un caminetto in cui ardevano i ceppi . Grazie Daniele, con l'augurio che le tue opere, che scrivi col cuore, ricche di spiritualità ed umanità diventino patrimonio di tutti coloro che in un uomo vedono un fratello.
Il giorno successivo siamo stati raggiunti da Silvia e Roberto, Elena con la figlia e via via altri amici di cui non sono riuscito a memorizzare il nome , (purtroppo l'età avanza implacabile!), ma tutte persone simpatiche e impegnate nel sociale.
Un grazie ad Ottavio alla signora Wanda e Alberto ai quali va il merito di aver reso possibile il sogno di " Progetto continenti".
La giornata è trascorsa fra passeggiate nel bellissimo scenario di Collevecchio, dove la luce giocava con le nebbie fra alberi secolari, colline suggestive e pietre ricche di storia di paesini arroccati sulle alture.
Purtroppo è arrivato anche il momento degli addii, troppo in fretta è arrivato!
Ma prima di terminare queste righe sconclusionate, un grazie dal profondo del cuore ad Angela e James che hanno realizzato questo incontro.
Angela è una delle persone più ricche di umanità che abbia mai conosciuto, da lei irradia spiritualità e vita e si capisce che anche nei momenti in cui qualsiasi altra persone penserebbe solo a se stessa, in lei il primo pensiero è sempre per gli altri; scriveva Tagore : "Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che dono resterà nelle mani di tutti".
Angela trattiene per sè solo il suo dolore che non fa filtrare all' esterno, ma agli altri dona tutto ciò che è ottimismo, spiritualità, umanità e vita, sicuramente tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla, si sono arricchiti.
Anche Angela ha avuto una grande fortuna: James!
Sono due anime che si completano e si sorreggono, rarissime volte ho visto un legame così saldo e completo, una famiglia arricchita da due bambine deliziose, per me è un onore godere dell' amicizia di due persone così straordinarie e di questo le ringrazio.
Angela, termino con un aforismo di Tagore, che mi auguro possa esserti di conforto:
"La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria, ma poi svanisce: le stelle durano".
Angela : Ce la farai!
Un forte abbraccio a tutti voi e grazie della vostra amicizia.
10/12/08
60 anniversario dei diritti dell'uomo
Nel 60° anniversario della "Dichiarazione dei diritti dell'uomo", continuo con la descrizione di come ho conosciuto la guerra nella ex Jugoslavia, con l'augurio che queste atrocità abbiano una fine in ogni angolo del globo e la "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" diventi finalmente un obbligo morale per tutti i popoli.
03/12/08
gli alberi
La pianta maestosa, ha visto nel corso di molti secoli il susseguirsi di eserciti che portavano fame , distruzione e dolore.
Ha visto il trascorrere di anni buoni e meno buoni , condizioni atmosferiche avverse ed altre positive per i raccolti.
Tra i suoi rami milioni di uccelli si sono posati e hanno nidificato, trillando a tutto spiano all'arrivo di centinaia di primavere rallegrando il viandante.
4 dicembre
Domani 4 dicembre,
raggiungo un importante traguardo: sono 63!
In quel pomeriggio di un freddo dicembre, la guerra era finita da 7 mesi; in Italia non c'era ancora la Costituzione, ma vigeva lo Statuto Albertino, regnava ancora il re Vittorio Emanuele III e il governo dimissionario era retto ancora per meno di una settimana da Ferruccio Parri a cui sarebbe seguito il I° governo De Gasperi. Alla radio, ( per la televisione ci sarebbero voluti ancora 9 anni), Nella Colombo cantava: "sola me ne vo per la città - passo tra la gente che non sa..."
In Russia, Giuseppe Stalin era ancora saldamente al potere e, dall'altra parte dell'oceano il presidente era Harry Truman e proprio quel giorno il senato degli Stati Uniti approvava la partecipazione degli USA alle Nazioni Unite, mentre in India il Mahatma Ghandi comunicava a tutti gli uomini il suo messaggio di pace.
In Vaticano il papa Pio XII impartiva teatralmente le sue apostoliche benedizioni alzando lo sguardo ispirato al cielo e allargando le braccia come un Cristo pronto a spiccare il volo e con una voce che ricordo limpida e squillante declamava la formula del rito;
poi le ore si susseguirono copiosamente e:
" Omnia ferunt,ultima necat "