13/03/09

poi arrivò la televisione


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Dopo i miei esperimenti per vedere la televisione con uno specchio posto vicino all'apparecchio radio, ma purtroppo senza risultati, anche in Italia era arrivata finalmente la televisione.
La mia prima volta che vidi la TV fu in un paese vicino dove ero andato a trovare dei parenti che mi avevano poi invitato a restare là per la notte, avevo circa 10 anni.
La sera dopo la cena. mi accompagnarono in un'osteria vicina dove si trovava il primo televisore della zona.
Ricordo che l'osteria era affollata di persone incantate a guardare la TV e anch'io rimasi ipnotizzato a guardare la scatola magica; era una trasmissione di fantascienza ed il protagonista era un alieno di nome Acktabar, è passato mezzo secolo, ma lo ricordo ancora.


Successivamente anche nel mio paese arrivarono i televisori nelle tre osterie del paese, allora alle cinque della sera, anziché correre nei prati, ci radunavamo nella sala del televisore in trepida attesa dell'inizio delle trasmissioni.
Dopo l'apertura con l'antenna che si stagliava fra le nuvole e la sigla con la maestosa musica di Rossini, appariva un quadro con immagine del Colosseo dagli studi di Roma. la Mole Antonelliana dagli studi di Torino e Il Duomo di Milano per gli studi di Milano, l'annunciatrice presentava la programmazione della giornata e finalmente le TV dei ragazzi.
Il personaggio più noto era Cino Tortorella nei panni di Zurlì mago del giovedì, poi si vedevano parecchi avvincenti telefilm, però qualche volta entrava in sala nei momenti di maggior suspense, il padrone dell'osteria che con la mano tesa e l'indice che indicava l'uscita con un perentorio: "Boce foraaa!" (Ragazzi fuori!), ci privava del finale.
Che delusione!
Grandissimo il successo dell'Isola del Tesoro e tutti avvinti dalle storie dei pirati, con il famoso coro che cantava:" Quindici uomini, quindici uomini sulla cassa del morto oh oooh...".
La domenica andava in onda "L'amico degli animali" con Angelo Lombardi, seguita dalle avventure di Tarzan.
La sera era consentito vedere la TV solo durante le tre serate del festival di Sanremo e in quell'occasione si vedeva anche Carosello, altrimenti precluso causa l'ora tarda
Il festival che forniva alle massaie molte ore di conversazione fin dai tempi della radio, con la televisione divenne un evento epocale e oltre alle canzoni, diventarono familiari anche i volti dei cantanti, poi i commenti: Hai visto come era vestita la Tonina T.?
e la pettinatura di Betty C. ecc. ecc.
Non ho mai visto "Lascia o radoppia" perché andava in onda il giovedì sera e la sera i bambini non potevano uscire, mentre gli adulti si dovevano alzare all'alba per accudire gli animali.
Solo il sabato sera mia madre mi accompagnava a vedere "Il musichiere" con Mario Riva nella sala dell'osteria piena di persone.

Del Musichiere ricordo tutti i personaggi più interessanti, fra i quali uno dei finalisti della trasmissione che divenne mio collega di lavoro e per molti anni continuò a raccontare di quella grande avventura.
Poi il benessere degli anni sessanta portò la televisione in tutte le case, determinando una rivoluzione inimmaginabile, le sere estive non si sentiva più il chiasso dei bambini che correvano per i prati, ma all'imbrunire tutti a casa a vedere la TV;
le donne dopocena non si incontravano più nel calduccio umido delle stalle per fare il "filò" overossia intrattenersi in gruppo per chiacchierare e lavorare a maglia nelle stalle dove il riscaldamento era ecologico a "calore animale" ed incominciarono nuovi bisogni come le brillantine, i dadi da brodo, i formaggini , i detersivi, poi le lavatrici, i frigoriferi, gli abiti su misura per arrivare alle auto sempre più grosse ed ingombranti, infine il tema centrale non era più uno sceneggiato, un documentario, un film, un evento sportivo, ma la pubblicità sempre più invadente, sempre più creatrice di bisogni superflui, dannosi, inutili, qualsiasi evento di cronaca anche di fatti drammatici viene spezzato per lasciar posto agli spot dove l'umanità è felice perché beve l'amaro X, le donne si concedono al macho solo se usa il deodorante K, i bambini crescono robusti, intelligenti e forti, ma devono mangiare il formaggino Z, magari fatto con gli scarti di formaggi scaduti e marci, intrisi di cose innominabili e tutto urlato a volume altissimo, perché il messaggio pubblicitario giunga anche al passante che transita nella piazza a 100 metri di distanza; poi per qualche minuto, fino alla prossima interruzione pubblicitaria, riprende la cronaca dell'evento drammatico, col giornalista di turno che immancabilmente chiede alla madre della ragazza barbaramente stuprata e uccisa: Signora cosa sta provando in questo momento?
Poi le trasmissioni di approfondimento che non approfondiscono nulla, perche c'è la solita manciata di politici, sempre gli stessi, intercambiabili, che ripetono settimana dopo settimana sempre gli stessi ritornelli, insultandosi tra di loro,
interrompendosi a vicenda, eludendo qualsiasi risposta e parlando del nulla.
Che squallore!

Con l'arrivo televisione un'epoca millenaria di civiltà contadina era finita col cambio dei modelli culturali e dei bisogni, così ci si inoltrava verso il ventunesimo secolo.













12 commenti:

ANTONELLA ha detto...

.. e poi è arrivato internet. un modo di comunicare particolare anche a volte inquietante,ma sempre un modo per conoscere, esserci. vedere.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

continua con questi ricordi che fanno ricordare cose anche a me..io però andavo a letto DOPO carosello!

Alessandra ha detto...

ciao Sileno!
pensa ora della TV guardo con fatica i tiggì e la pubblicità. Non riesco a vedere nessun programma completamente.

un bacio e buon fine settimana!!!

Ale

riri ha detto...

Ciao Sileno, com'è vero quello che dici ed anch'io conservo ricordi simili ai tuoi, ormai per me sarebbe utile tenerlo spento il tv...infatti lo guardo pochissimo. La pubblicità triste ed invadente, come mi ripugna tutto questo eppure..tanti, troppo sono ossessionati da firme perchè in voga...e dall'apparenza....
Ti abbraccio, grazie.

Lara ha detto...

All'inizio, quando ancora erano rari i possessori di televisori, c'era forse ancora un aspetto di incontro, di dialogo. Le famiglie si recavano nelle osterie, quindi sicuramente si saranno scambiati saluti, commenti.
Non come adesso...
Mi piacciono molto questi tuoi ricordi, Sileno. Fanno parte della nostra tradizione, anche se ora ritengo la televisione uno strumento lava-cervelli, all'inizio non credo fosse così.
Ciao Sileno, a presto!

rodocrosite ha detto...

Concordo assolutamente con Tiziano Terzani quando ha detto che per dimostrare quanto fa schifo la TV,basta spengerla.
Io neanche ce l'ho! E sinceramente credo di perdere poco.

Tracce Indelebili ha detto...

E' proprio vero che la televisione ha cambiato in peggio il nostro modo di vivere. Ora non resta altro che insegnare alle nuove generazioni a farne un uso limitato. Quanto più possibile dobbiamo tenerlo spento.
Ciao Sileno, buon fine settimana...

Pimpinella

Anonimo ha detto...

Caro Sileno,
leggendo riflettevo come la "modernizzazione" abbia, a poco a poco, portato le persone ad un "isolamento", dal collettivo all'individuale, dal sociale al privato...
ma sappiamo che ben utilizzando un mezzo come la rete si possa ritrovare quel senso di unione con gli altri, la possibilità di ricostruire un senso comune.
Ti abbraccio
Stefi

Angela ha detto...

Anch'io dopo Carosello, andavo e letto e aspettavo il sabato sera...era un evento di mamma, papà, nonni, zii...tempi di dolce speranze...

Artemisia ha detto...

Anch'io dopo Carosello. Ma come tardi Carosello!? A che ora vi mandavano a letto, porelli?
Mi ricordo l'antenna con le nuvole...
Grazie, Sileno. Meglio di "Correva l'anno" ;-)
Un abbraccio,
Artemisia

Alessandra ha detto...

ciao Sileno!
un abbraccio da inizio settimana ... qui c'è un sole caldo e rincuorante! tiro dei bei sospironi felici quando si avvicina la primavera.
Ale

marina ha detto...

per parecchi anni noi non avevamo la tv e andavo a vedere il festival di sanremo a casa di amici..
dio, quanto sono vecchia!
marina, rabbrividente