25/03/09

Elleboro verde


Frequentando una lezione di botanica, ho scoperto che la mia conoscenza dei fiori di montagna è abbastanza vasta, ho così deciso di farmi una galleria di foto e di schede, comincio pubblicando uno dei primi fiori che si vedono per i boschi già sul finire dell'inverno, si tratta dell' Elleboro verde, conosciuto anche come Rosa di Natale.
Il suo nome botanico è: Elleborus Viridis, della famiglia delle Ranuncolacee
E' una pianta velenosissima ed è consigliato lavarsi le mani dopo averla toccata.
Fiorisce da gennaio ad aprile fino a 1.600 metri di quota nei prati e al margine dei boschi.
Secondo la mitologia greca, un pastore di nome Melampo, vedendo che le sue capre dopo aver brucato l'elleboro, si purgavano, decise di usarlo come medicamento e lo propinò alle figlie del re di Argo, colpite da pazzia, (credevano di essere state trasformate in vacche), le principesse guarirono e Melampo, per riconoscenza, ne ebbe una in moglie assieme a parte del regno di Argo.
Il poeta Orazio, consigliava di recarsi sull'isola di Antikyra per curare la pazzia; sull' isola l'elleboro cresce abbondantemente.
Nel bellunese la pianta è conosciuta col nome volgare di "Scaccia pidocchi", forse veniva usata per frizioni contro i parassiti, ( forse , come si dice in dialetto agordino: "pedo el tacon del bus", cioè: "peggio la toppa del buco"), attualmente non viene più usata in farmacia, in quanto pianta altamente tossica e pericolosissima.

12 commenti:

Evergreen ha detto...

Profumato e fragrante post. In aasenza di un giardino mio so come devo fare per gustare la bellezza dei fiori e le meraviglie della natura: venire a visitare più spesso il tuo bel blog. Buona serata!

Anonimo ha detto...

hai dimenticato il dialetto ER???????? Pexo (o peso dipende se sei destra o sinistra Piave) el tacon del buso....

➔ Sill Scaroni ha detto...

Le piante sempre parlare, è vero peccato che pochi sanno ascoltare loro.


Ciao.

Sileno ha detto...

@ Evergreen, grazie pwr la visita.
@ Chiara, grazie, ho provveduto a correggere.
@ Sill, se ascoltassimo le piante, il mondo sarebbe meno pieno di veleni.

Tracce Indelebili ha detto...

Ciao Sileno, ho bisogno di un esperto in materia, fai un salto sul mio blog, magari mi risolvi un enigma... :)

Pimpinella

Anonimo ha detto...

Gentilissima Chiara, lascia che io difenda il mio compaesano: è giusta la sua trascrizione della frase in dialetto agordino: semmai per la "d" di "pedo" si dovrebbe usare un particolare segno dell'alfabeto fonetico trattandosi di consonante dentale sonora affricata, ma il fonema è comunque corretto. Inoltre il dialetto agordino tronca quasi tutte le parole, compreso "bus"; mentre "buso" suonerebbe quale affettazione trevisana o veneziana.
Ma tu, Sileno, le hai dato ragione sospinto dalla tua innata galanteria o davvero, abitando da tempo in "città", ti stai dimenticando il tuo dialetto?
Non vogliatemene entrambi: è solo "pour parler".
Antonio

Alessandra ha detto...

mi piace tantissimo questa tua scelta di spiegarci e farci conoscere i fiori di montagna!
Questi Sileno sono proprio belli e mai avrei pensato che fossero così tossici.
Grazie!!! un bacio.
Ale

marina ha detto...

splendida iniziativa, bellissime foto e il sapore dei classici
che voglio di più?
niente, sto a posto così
grazie, marina

Anonimo ha detto...

Ehi Sileno, ma non finisci mai di stupirci!!!
Ora anche con la Botanica!!
Sei una miniera di sorprese!
Grazie.
Ti abbraccio
Stefi

ANTONELLA ha detto...

tutte le piante hanno delle proprietà particolari. Tanto che in medicina molti prodotti , forse tutti derivano dalle piante. E' interessantissimo questo post. C'è un detto : il saggio ha nel suo giardino una pianta di salvia. e allora io l'ho messa sul balcone

Artemisia ha detto...

Grazie, Sileno. Molto interessante. Ho sempre avuto l'ambizione di imparare i nomi delle piante e degli alberi e tutte lo volte che ci ho provato non sono riuscita a tenerli in mente.
Qualche progresso l'ho fatto con i trekking nei quali ho avuto una guida molto esperta: lui spiegava, io prendevo appunti e mio marito fotografava. In questo molto qualche piantina riesco a ricordarmela tra le quali anche l'Elleboro.
Se ti interessa il risultato lo trovi in questo album.
Continua cosi'!

Tracce Indelebili ha detto...

Grazie Sileno della tua preziosa consulenza....
Pubblicare i tuoi appunti e le tue foto è di sicuro una bella idea!

ciao