29/10/08

Selvaggi?


Sperando di non ledere diritti d'autore, mi sembra importante portare alla conoscenza
di più amici possibile queste sagge parole (trovate tempo fa nel Web) attribuite al capo Tecumseh della tribù Shaunee vissuto dal 1768 al 1813.
Credo che dei pensieri così profondi, facciano giustizia di quanto ci si è fatto credere con migliaia di film nei quali i Nativi Americani venivano raffigurati come dei selvaggi sanguinari e crudeli pronti a scalpare, torturare atrocemente e sterminare i poveri coloni bianchi colpevoli solamente di voler portare la civiltà e la vera religione a quei poveri selvaggi.


RISVEGLIO
Quando al mattino ti svegli, ringrazia il tuo dio, per la luce dell'aurora, per la vita che ti ha dato e la forza che ritrovi nel tuo corpo.

Ringrazia il tuo dio anche per il cibo che ti dà e per la gioia di essere in vita.
Se non trovi il motivo di elevare una preghiera di ringraziamento, allora vuol dire che sei in errore.

CANZONE DI MORTE
Vivi la tua vita in maniera tale che la paura della morte non possa entrare nel tuo cuore.

Non attaccare nessuno per la sua religione; rispetta le idee degli altri e chiedi che essi rispettino le tue.

Ama la tua vita, migliora la tua vita, abbellisci le cose che essa ti da.

Cerca di vivere a lungo e di avere come scopo quello di servire il tuo popolo.

Prepara una nobile canzone di morte per il giorno in cui ti incamminerai verso la grande separazione.

Rivolgi sempre una parola od un saluto quando incontri un amico, anche se straniero, in un posto solitario.

Mostra rispetto per tutte le persone e non umiliarti davanti a nessuno.

Quando ti svegli al mattino, ringrazia per il cibo e per la gioia della vita.
Se non trovi nessun motivo per ringraziare, la colpa giace solo in te stesso

Non abusare di niente e di nessuno, per farlo cambia le cose sagge in quelle sciocche e priva lo spirito delle sue visioni.

Quando arriverà il tuo momento di morire, non essere come quelli i cui cuori sono pieni di paura e quando arriverà il loro momento esse piangeranno e pregheranno per avere un altro poco tempo per vivere la loro vita in maniera diversa.
Canta la tua canzone della morte e muori come un eroe che sta tornando alla casa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco una cosa che non ho mai capito...perchè noi BIANCHI abbia sempre creduto di essere più civilizzati di altri? E continuiamo ad invadere i loro territori cercando di imporre il nostro stile di vita, ottenendo l'effetto contrario, come quello di stravolgere i loro usi, la loro civiltà, le loro tradizioni.
P.S Grazie grazie, ho ricevuto e ti ringrazio, ma dimmi dove posso trovare queste poesie, sul web, su un libro? Spiegami perchè sono curiosa...Ciao a presto giò

giorgio ha detto...

In questi giorni pensavo che se solo tutte le mattine ci ricordassimo che QUELLO spermatozoo ha vinto la corsa QUEL giorno tra MILIARDI di concorrenti e DA QUELLO siamo nati noi, trascorreremmo tutta la giornata col sorriso sulle labbra.

Sileno ha detto...

Per Giò,
ti ho comunicato per altra via dove trovo le poesie.
Ciao Sileno

Per Giorgio, ho pubblicato le parole di Tecumseh per il loro eccelso valore come insegnamento morale; per quanto riguarda il ringraziamento a chi ci ha donato la vita, io non so a chi rivolgermi essendo non credente.
Un caro saluto.
Sileno

Anonimo ha detto...

Fin da piccola ho sepre "tenuto agli indiani"... da quando si giocava con i maschietti a cowboys ed indiani sia piu' in la' quando la prima tv in b/n mi ha permesso di vederne le loro gesta nei film che un tempo andavano tanto di moda... tengo ancora a loro ora, che posso meglio comprendere il significato della loro infinita saggezza.
Da anni porto al collo una collana che un amico mi porto' in dono da un suo viaggio li' dove ancor oggi qualcuno di loro sopravvive e pensare che quelle pietre son state infilate dalle loro mani mi fa stare bene.

Un paesano saluto
Dona

marina ha detto...

molto molto bello!
ne abbiamo di cose da imparare dalla saggezza di altre civiltà!
marina

➔ Sill Scaroni ha detto...

Grazie Sileno, sei grande.

Un bacio.
Sill