19/10/08

ANSIA


A chi va bene questa Italia di gente rassegnata ,dove ci è stato tolto il diritto di scegliere i nostri rappresentanti nel Parlamento, ma ci vengono riproposti sempre gli stessi nomi in liste bloccate.

Vota la lista che ritieni meno peggio e vengono eletti i primi nomi presenti sulla lista stessa, è assolutamente indispensabile che gli eletti siano funzionali alle esigenze della casta che in tal modo si perpetua e, normalmente, solo il limite biologico pone termine alla rielezione dei soliti noti.

Avete mai sentito protestare per questa mancanza di democrazia?

Io ho sentito ripetutamente alti rappresentanti dello schieramento che, in teoria, mi rappresenta (male), dire che questa è la democrazia (democrazia non Democrazia), perché così i costi della campagna elettorale sono ridotti, altrimenti sarebbero eletti solo coloro che dispongono di molti quattrini; evidentemente è irrilevante che la Democrazia sia altra cosa, importante garantirsi l'elezione sicura senza sbattersi troppo; irrilevante che ci sia una rappresentanza territoriale scelta dagli elettori, importante è che siano sempre garantiti interessi particolari di qualche persona o ente.

In questi ultimi anni sembra che la frontiera del benessere sia rappresentata dal "federalismo", purtroppo nella mia stupidità, non sono riuscito a capire cosa mi venga in tasca, poiché da quando ci sono le Regioni, mi sembra che il debito pubblico, (che grava sul groppone di categorie ben individuate che pagano le tasse), sia aumentato in maniera astronomica e, agli inizi del 2008 era pari a

27.046,55 Euro per ogni italiano, lattanti compresi.

Allora a che sono servite le Regioni se non a moltiplicare per 20 le strutture burocratiche e politiche senza che ci siano tangibili benefici per i cittadini; gli stessi servizi offerti dalla Regioni, erano forniti dallo Stato a tutta la popolazione e, mi sembra, con criteri più uniformi.

Un piccolo esempio: una quindicina di anni fa, in caso di bisogno si poteva ricorrere al servizio sanitario nazionale in qualsiasi angolo d'Italia, ci si poteva ricoverare nell'ospedale che meglio rispondeva alle proprie esigenze ed una ricetta era valida in qualsiasi farmacia della Repubblica, ora mi sembra che il territorio sia ancor più frazionato di quanto lo fosse nel Medio Evo, con un formicaio di feudatari che impongono disposizioni, regole, limitazioni, divieti e chi più ne ha più ne metta, spesso contrastanti con quelli del territorio contermine, per non parlare della fantasia che usano per spremere fino all' ultima goccia ed anche oltre, il contribuente, con autovelox piazzati sull'unico tratto di strada dove è possibile il sorpasso, là il genio creativo del valvassino, (a volte moralmente disonesto), di turno pone un cartello assurdo di limite di velocità, basta ci sia un'abitazione magari disabitata da decenni e diventa centro abitato, poi il disgraziato che passa paga!

Non parliamo poi dei semafori truffa di cui sono piene le cronache, l' importante è che entrino quattrini.

Purtroppo, quello che mi meraviglia è la rassegnazione che pervade l'Italia, nessuno che protesta, nessuno che si ribella, tutti accettiamo questo stato di cose e lassù più di qualcuno, si frega le mani soddisfatto di poter intrallazzare alla grande senza contrapposizione alcuna.

C'è forse qualcuno che condivide queste mie riflessioni e magari possieda qualche ricetta per uscire da questa melma?


3 commenti:

Angela ha detto...

sono con te
soluzioni? al momento nessuna, se non incontrarmi con chi condivide il disagio e riscaldarmi al fuoco delle idee e delle scelte quotidiane...momento difficile e doloroso per chi ha gli occhi per vedere...

giorgio ha detto...

Negli Stati Uniti più del 50% della popolazione assume abitualmente ansiolitici o antidepressivi e anche da noi ce ne sono tanti. Se trovassimo il modo di agire un po' di più quello che siamo realmente e ci stordissimo un po' di meno, forse potrebbe essere l' inizio di un mondo nuovo.

marina ha detto...

condivido ma non ho ricette. La rivoluzione, forse?
marina