di anni orsono.
All'interno, la chiesa è stata affrescata, nel XVI secolo,
dal pittore Paris Bordone ed il ciclo pittorico raffigura il martirio di san Simone.
Accanto alla chiesa , riposa Valerio Da Pos (1740-1822), un poeta che fu apprezzato, fra gli altri, da Vincenzo Monti e Giosuè Carducci.
Su di una seconda lapide (posta a cura del circolo culturale Val Biois) sono incise le parole che, con grande ironia, il poeta si dedicò come epitaffio e recitano:
In questa fossa
in un casson di legno
di Valerio Da Pos chiuse son l'ossa;
uomo senza dottrina e senza ingegno.
e quanto si può dir di pasta grossa
Fortuna riguardollo
ognor con sdegno;
morte alfin lo trasse in questa fossa.
Morì pien di debiti e fallito;
fu matto fin che visse; ora è guarito.
Modestia e autoironia (quante persone ai nostri giorni vorrebbero essere ricordate così?).
Ciao Valerio!
2 commenti:
grazie a te Sileno per aver fatto memoria di un "matto"
Ne ignoravo l'esistenza :-(
grazie per l'informazione. La lapide è splendida. L'accetterei per me
marina
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