03/02/09

Il cinema Z********




Nei paesi di montagna non erano molti i diversivi che rompevano la monotonia del tran tran quotidiano.


Nei miei ricordi c'è stato un circo molti anni fa e fece scalpore un episodio, il circo era un minicirco a conduzione familiare , forse c'erano un paio di scimmie e un serpente, probabilmente un pitone che in quella trasferta, ebbe la malaugurata idea di morire di freddo e ancora molti anni dopo si rammentava questo episodio.


Ricordo anche una serata di teatro con una compagnia di guitti e poco altro, anche perchè di soldi ne circolavano veramente pochi in quegli anni di ricostruzione dopo la guerra.


Un momento importante fu quando arrivò il cinema.


Era una struttura di lamiera con un telone per copertura e quando pioveva bisognava aprire gli ombrelli per ripararsi, le panche erano di legno e prima di sedersi bisognava fare attenzione che le galline allevate dal proprietario del cinema non avessero lasciato qualche ricordino sulle panche.


La pellicole proiettate erano degli anni trenta; il cinema Z*** venne in paese due volte nel periodo primavera- estate a metà degli anni cinquanta, le pellicole erano sempre le stesse, i titoli famosi erano: "Scarpe al sole", un film sulla prima guerra mondiale girato nelle nostre zone, poi" santa Genoveffa" e "Cielo sulla palude"
un film su santa Maria Goretti che in quegli anni venne santificata da Pio XII°, per adulti era il film "La mummia" con Boris Karloff,


la cui visione era interdetta ai bambini, perché ritenuta troppo terrificante, però ricordo che dopo aver assistito alla proiezione, anche qualche adulto ammetteva di aver avuto paura a ritornare a casa, ( in quegli anni non c'era illuminazione nel paese).




Quando veniva proiettato qualche film edificante tipo "santa Genoveffa" o "Cielo sulla palude", il signor Z*** lo riferiva al vecchio parroco , il quale, durante la predica domenicale, lo comunicava ai fedeli.


La capienza del capannone credo fosse sul centinaio di persone: ricordo che il biglietto d'ingresso costava trenta lire , che difficilmente noi bambini avevamo.


Durante la proiezione, frequenti erano le interruzioni causate dalla rottura della pellicola, tutti i film erano in bianco e nero.


Alla fine del film principale, il signor Z*** entrava nel cinema, saliva in piedi su una panca delle prime file e rivolto al pubblico magnificava le trama del prossimo film che avrebbe proiettato, anche se tutti la conoscevano per aver già visto il film almeno due volte.


Mi sembra ancora di averlo davanti agli occhi il signor Z***, era bene in carne e portava i pantaloni sostenuti dalle bretelle, i pantaloni gli arrivavano al petto e dietro avevano un intaglio a V.


Quando aveva finito la presentazione concludeva declamando: " seguirà ora una camica di Ridolini" e la "camica" era la parte più interessante per i ragazzi.


Il signor Z*** era molto ingegnoso, ricordo che costruiva artigianalmente delle macchinette dove introducendo dieci lire e girando una manovella si poteva vedere qualche secondo di proiezione e con qualche diva dell'epoca un po' discinta, credo che questa sua abilità fosse un dono di famiglia , poiché ai nostri giorni i familiari producono e vendono attrazioni per luna park a livello mondiale.


Mi è rimasto un bellissimo ricordo del cinema Z******, che in quegli anni di povertà, ci ha regalato dei momenti felici.

16 commenti:

marol om salvarech ha detto...

Sono stupefatto di come ricordi le cose, tanto che alcune mi sono ritornate in mente dopo averle lette sul post.
Personamente ricordo un piccolo episodio: avevo in tasca i soldi per vedere un film, mi sembra fosse Giovanni dalle bande nere, ma qulla domenica un furioso temporale aveva fatto mancare la corrente.
Dopo aver atteso più di un'ora sembrava che non se ne facesse niente,così con quei soldi comperai un gelato.
Mezzora più tardi uscì un bel sole
e la proiezione si tenne ma dovetti rinunciare per mancanza di denaro, così mi allontanai piangendo soprattutto perchè perdevo"ridolini".
Davvero altri tempi ma in fondo è bello ricordare, grazie.

Anonimo ha detto...

Mi fai ricordare, Sileno, che bello...
Io ricordo che andavo al cinema con mio padre il quale adorava gli western americani. Mi invitava a tenere bene a mente il conto dei morti che alla fine del film si divideva il prezzo della pellicola per il numero dei morti ammazzati e a qual punto lui decretava solennemente se il film valeva la pena di essere visto o no. Purtroppo, però, non ricordo quale fosse il tetto massimo del costo per ogni singolo morto ammazzato capace di far guadagnare al regista gli encomi di mio padre.

Alessandra ha detto...

Caro Sileno, che bei ricordi! ...io ho ancora in mente i cineforum degli anni '70! una ragazzina quindicenne che non si perdeva i film di Ingmar Bergman ... mamma che tosti! ma non mollavo! tutti i venerdì nella sala dell'oratorio del mio paese: film e discussione! mi sento in confusione ancora adesso ricordando!
un abbraccio!!!

Ale

Paola ha detto...

Hai una capacità nel descrivere i ricordi che sembra viverli in prima persona...
I miei ricordi non sono così impressi nella memoria ma nel cuore...
Bravo un post veramente bello...
Dolce serata un abbraccio forte forte bacioni

Sileno ha detto...

@ Marol, quel furioso temporale che rischiava di demolire il cinema, lo ricordo anch'io e avevo anche intenzione di scriverne, poi ho divagato su altro; da allora quanti anni eh?
@ Chiara, tu abitavi in una vallata molto più evoluta, bella la storia dei western coi mucchi di cadaveri, in fondo anche oggi la politica degli "Amerikani" è rimasta quella: ci sono i buoni vestiti di bianco ed i cattivi vestiti di nero; il buono è quello che spara per primo e vince sempre, i mucchi di cadaveri "effetti collaterali" li chiamano.
@ Ale, i cineforum credo abbiano creato una coscienza civile a molti giovani, oggi mi sembra non siano più di moda e forse anche la mancanza del confronto di idee, porta ad episodi come a Nettuno.
@ Paola: i ricordi depositati nel cuore affiorano evocati da un racconto, una canzone, un incontro e sono ancora più belli. Ciao

Anonimo ha detto...

..e sì la memoria è molto importante averla ma soprattutto tramdandarla!..

grazie per questi ricordi.

sui western: chissà perchè fin dal primo che vidi mi schierai con i pellerossa?!?... :-)
un forte abbraccio
Stefi

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Una specie di "Nuovo Cinema Paradiso" ma in montgna tra un respiro del vento ed un alito di vita di piante ed animali meravigliosi.

PS: anche oggi a volte la pellicola fa le bizze sai lol? Davvero mi é successo di recente. Certo non prende fuoco questo no per fortuna :-)))

Ciao
Daniele

Angela ha detto...

la poesia bagna di rugiada ogni tuo ricordo!

Anna ha detto...

Vedo che, nonostante Santa Genoveffa e Santa Maria Goretti, sei cresciuto bene :-)
Scherzi a parte, questi tuoi racconti sono poesia.
Io, come Alessandra, ricordo, adolescente, i cineforum organizzati dall'Arci. Che tosti mamma mia: Bergman, Bunuel, Jodorowsky. E poi le estenuanti discussioni a seguire.Da bambina vedevo i filmetti musicali ispirati alle canzonette in voga. Il primo film che vidi fu Via Col Vento, alla sala parrocchiale del paesino dove lavorava mio nonno. Mi portarono via in lacrime.

Alessandra ha detto...

ciao Sileno, condivido la tua considerazione al mio commento. Posso solo aggiungere che ho avuto la fortuna, vivendo in un piccolo paese, di vedermi arrivare qui un prete che era stato "mandato al confino" da Milano, troppo scomodo. Ci ha cresciuti con le canzoni di De Andrè (in chiesa) e organizzava cineforum e libroforum a tutto spiano! Ha dato una bella impronta.

un bacio
Ale

riri ha detto...

Caro Sileno, sempre bello leggere i tuoi scritti..mi hai fatto venire in mente le scorpacciate di film che mi facevo da ragazzina, avevo il cinema di fronte casa e non pagavo il biglietto perchè il proprietario era amico di mio padre..quanti bei film quanti ricordi, applausi..
Buona serata

Artemisia ha detto...

Che fascino questi tuoi ricordi! Anche a me, come a Daniele, è venuto in mente Nuovo Cinema Paradiso.
Però povero pitone! Un animale tropicale finito nel bellunese :-(

Samantha Abis ha detto...

Grazie di aver condiviso con noi questi ricordi,
passavo di qua, me lo offri un tea?
:)
:)
Buona serata,
Sa

riri ha detto...

Ciao Sileno, ti auguro una buona serata e grazie.

Anonimo ha detto...

te l'ho già detto ma lo ripeto:
grazie
grazie davvero per la memoria, possibilità così poco praticata e onorata.
E forse te lo dirò ancora.
Un abbraccio
Tereza

marina ha detto...

il primo film che ricordo è Via col vento. Visto ad Ostia d'estate con tutta la famiglia, nonni, zii, cugini.
Non so in che anno sia arrivato in Italia ma ricordo che c'era intorno tutta una grande aspettativa
grazie per avr messo in moto i miei ricordi
marina